Analisi e Correzione acustica di sale riunioni e videoconferenze

 

La necessita’ di spazi dedicati a sale riunioni e videoconferenze è sempre piu’ diffusa.

Da sale di medie di dimensioni ad utilizzo delle alte cariche aziendali, a sale di grandi dimensioni per lo svolgimento di eventi, fino ad arrivare a veri e propri auditorium, si riscontrano molto spesso problematiche derivanti dalla mancata progettazione dei requisiti acustici dell’ambiente.

L’esperienza di Comfort Sound ha dato modo di individuare le tre macro aree di intervento all’interno di tali spazi.

  1. ISOLAMENTO ACUSTICO. La riservatezza di una riunione o di una videoconferenza è essenziale. In molti ambienti tale parametro viene a mancare e si riscontra un isolamento acustico insufficiente tra ambienti confinanti, tra altri uffici o con sale riunioni attigue. L’utilizzo di sistemi costruttivi quali controsoffitti e pavimenti galleggianti per il passaggio degli impianti rende spesso critiche la trasmissione tra ambiente e ambiente se non vengono previsti setti acustici di separazione.
  2. RUMOROSITA’ DEGLI IMPIANTI. Le canalizzazioni e le bocchette di mandata dell’aria sono molto spesso dimensionate non prendendo in considerazione i requisiti di bassa rumorosità delle sale. E’ infatti molto frequente accedere a tali ambienti e notare “ad orecchio” una elevata rumorosità proveniente dagli impianti.
  3. TRATTAMENTO ACUSTICO. Negli ultimi anni si è capita l’esigenza del trattamento acustico all’interno delle sale riunioni ma si nota come l’applicazione dello stesso avvenga per lo più in via meccanica, sostitutendo al classico controsoffitto in cartongesso liscio, un controsoffitto in lana minerale o in cartongesso forato. Si procede dunque meccanicamente senza un’analisi dei parametri acustici fondamentali. Si inseriscono dei materiali fonoassorbenti e si pensa che l’acustica sia a posto.

Purtroppo l’acustica è molto più complessa di quanto si pensi e da situazioni poco curate nascono sempre più di frequente casi limite, in cui la funzionalità delle sale viene seriamente compromessa.

Le sale vengono inoltre dotate di sistemi audiovisivi e di videoconferenza che rischiano di peggiorare la situazione. L’amplificazione sonora può venire in aiuto, se ben dimensionata ed inserita in un contesto acustico trattato; altrimenti, il rischio resta comunque quello di comunicare con estrema fatica.

Gli impianti audio non suonano allo stesso modo a prescindere dall’ambiente in cui vengono inseriti. L’utilizzo di tecnologie intelligenti, DSP che autotarano il sistema in relazione all’ambiente, possono essere utili, se inseriti in un contesto acusticamente trattato.

Allo stesso modo, i sistemi di videoconferenza risentono moltissimo dell’acustica della sala. La comunicazione a distanza diventa ingestibile, i microfoni possono entrare in larsen e fischiare fastidiosamente. In pratica, il sistema diventa inutilizzabile.
E’ per questo motivo che anche i produttori di sistemi di videoconferenza sottolineano (molto genericamente) che il tempo di riverbero della sala non deve essere superiore a 0,5 secondi.

Dal lato nostro notiamo che anche in ambienti in cui è presente un controsoffitto acustico fonoassorbente, con tempi di riverbero accettabili o addirittura in linea con la destinazione d’uso, ” la sala suona male”.

Riteniamo che il solo tempo di riverbero non sia sufficiente a caratterizzare tali ambienti, specialmente se parliamo di ambienti molto grandi.

 

La fruibilita’ della parola, con e senza l’utilizzo di impianti di diffusione sonora, deve essere progettata e verificata mediante l’analisi di parametri quali lo STI (Speech Transmission Index) ed il controllo dell’ITDG (Initial Time Delay Gap).

Il primo è un indicatore della qualità acustica del parlato e della comunicazione all’interno dell’ambiente, che può essere misurato rispetto alle caratteristiche della sala, ma può essere anche analizzato in considerazione dell’impianto di diffusione sonora installato.

Il secondo parametro, anche conosciuto come Pre-Delay, rappresenta la differenza di arrivo nel tempo del suono diretto e la prima forte riflessione all’ascoltatore. Questo parametro a cui ha dato vita Beranek e legato alla “Intimità” dell’ascolto (Intimacy), assume un ruolo fondamentale, specialmente nelle grandi sale, tanto che, lo stesso Beranek, gli attribuì un punteggio pari a 40 punti sui 100 disponibili attraverso i quali descrivere la qualità acustica di un grande ambiente.

Appare chiaro che la complessità di una vera progettazione acustica rende indispensabile affidarsi a professionisti del settore.

Puoi contattare Comfort Sound per ottenere il supporto tecnico e realizzativo ed ottenere il massimo risultato dalle tue sale.

la differenza si sente